11 Gen neonato …..incontra l’osteopata
….ben arrivato! ….ma che fatica….
Cosa può portare l’osteopata al neonato?
Uno “sguardo” diverso…. a volte, basta osservare un problema in maniera diversa per scoprire soluzioni semplici alle quali non avevamo pensato prima. L’attenzione tipica degli operatori sanitari durante il periodo della gravidanza e nel processo della nascita è un attenzione “esterna”. L’osteopata, in base al suo approccio delicato (osservazione e valutazione sia palpatoria che percettiva) nel contattare i tessuti, riceve le “confidenze” delle strutture corporee del neonato. E la storia che gli viene raccontata è a volte, “spesso“, molto particolare….
“Esteriormente”, tutto può sembrare normale:
- la gravidanza si è svolta serenamente.
- La nascita è avvenuta a termine, naturalmente o indotta, con o senza epidurale.
- Il bambino è nato senza difficoltà particolari.
- Non presenta deformazioni nella forma del suo cranio, ne anomalie visibili.
“Internamente”, l’osteopata può, invece, scoprire eventuali anomalie:
- certamente non problemi urgenti.
- Compressioni che possono essere presenti a livello della colonna vertebrale o alla base del cranio.
- Il cranio, lui stesso, può apparire “denso” o poco “mobile”.
- La sua meccanica può risultare alterata.
Dal punto di vista della prevenzione, un’esame osteopatico accurato aiuterà, nei primi mesi di vita, a riconoscere eventuali tensioni creatisi durante la vita intra-uterina e/o durante il parto che varrà la pena di liberare nell’immediato. Questo permetterà al processo di crescita e di sviluppo del neonato di volgersi nel migliore dei modi.
L’osteopata non è né pediatra né medico (a parte qualche eccezione), risulterà quindi, utile, consultare il proprio medico o pediatra di fiducia per scartare qualsiasi patologia che in nessun caso sarà di competenza osteopatica.
Problematiche del neonato suscettibili di una visita osteopatica:
►Posizioni e attività motrici
il bambino è rigido, le braccia e le mani raggrinzate;
sussulta facilmente al minimo rumore o contatto;
è atonico, ha difficoltà a tenere la testa;
si inarca spesso all’indietro quando è tenuto in braccio, quando lo si allatta, o durante i pianti;
quando il bambino è disteso ed è difficile estendere passivamente la sua schiena e più in particolare la sua regione lombare;
consuma i capelli dietro la nuca in maniera asimmetrica;
ha una cattiva posizione delle anche, dei piedi;
mette sempre un braccio indietro, la posizione delle braccia è asimmetrica in maniera costante;
preferisce ruotare la testa dallo stesso lato, e dorme sempre sullo stesso lato;
nei casi di torcicollo congenito.
►Il sonno
non dorme praticamente mai;
le fasi di addormentamento sono difficili e lunghe;
i risvegli sono molto frequenti con cicli molto brevi.
►Alimentazione
Difficoltà nell’allattamento
difficoltà di suzione subito dopo la nascita;
non digerisce ed è agitato dopo la poppata;
ci mette un tempo infinito a poppare.
In caso di reflusso
rigurgita subito dopo, con o senza rutto, dopo qualche ora dal pasto.
In tutti i casi di coliche
piange sempre;
si contorce subito dopo i pasti;
ha molta aria , il ventre gonfio;
il problema non si risolve cambiando il latte.
►Alvo
quando ha difficoltà a scaricarsi e specialmente in certi casi di costipazione.
►Respirazione
respira in maniera rumorosa;
il naso è permanentemente chiuso.
►Morfologia e apparenza del cranio
quando le forme del cranio sono disarmoniche o asimmetriche;
quando le orecchie sono fissate in maniera asimmetrica, quando un orecchio è più aperto o chiuso di un altro;
presenta alla nascita delle macchie di colore rosso sulla parte posteriore della testa, sulle sopraciglia, o tra le sopraciglia.
►Varie
strabismo sotto varie forme;
quando vi è un occhio che lacrima continuamente e può infettarsi;
in tutti i seguiti di complicazioni importanti, ove vi sia stato coinvolgimento delle strutture craniche o stiramento delle strutture nervose del collo e degli arti superiori;
è caduto dal tavolo anche se le lastre del cranio non hanno evidenziato lesioni.
Domande più frequenti:
Possono fare male al bambino le tecniche utilizzate?
Mai. Le mani prendono contatti molto dolci.
Quante sedute sono necessarie per un trattamento ? Quanto tempo dura una seduta?
la prima seduta permette di fare una valutazione osteopatica del bambino e si propone eventualmente un programma di trattamento. Nel caso in cui l’esame rilevi solo problemi leggeri, una seduta di controllo sarà probabilmente prevista, nell’arco di qualche settimana. In seguito è consigliabile che il bambino sia seguito una volta all’anno o puntualmente se vi sono difficoltà a gattonare o a camminare (cade spesso).
Una seduta dura tra i 30 e 45 minuti circa.
Quando possiamo iniziare a portare il bambino?
Generalmente dopo qualche mese dalla nascita. Nel caso di complicanze anche nei giorni seguenti il parto. Più il bambino è giovane più il trattamento risulta facile ed efficace.
Ci sono osteopati che non si occupano dei bambini?
Un osteopata che pratica esclusivamente l’osteopatia, riceverà sempre un bambino,
e gli darà sempre il miglior trattamento; ha ricevuto delle formazioni specifiche.